Pixel Art: la rinascita dei chiodini
Pixel Art: l’evoluzione artistica di un giocattolo di oltre 70 anni. Un progetto di cui siamo molto orgogliosi!
I chiodini Quercetti sono un evergreen della storia del giocattolo e, probabilmente, continueranno a divertire le giornate di milioni di bambini in tutto il mondo così come accadeva negli anni 50.
Funzionano e continueranno a funzionare: sono praticamente perfetti!
A chi verrebbe in mente di cambiarli?
Solo dei pazzi come noi di Arcastudio potevano avere un’idea così folle quanto davvero geniale!
L’opera di Pixel Art esposta alla “The Human Body Exhibition”. 2017-2018, Promotrice delle Belle Arti di Torino.
Prima presentazione del prodotto Pixel Art a G! come giocare, Milano.
Abbiamo l’onore di collaborare con uno dei migliori produttori di giocattoli, la Quercetti, da oltre 30 anni.
Ma quando abbiamo deciso di presentargli la nostra nuova idea per i chiodini, eravamo davvero emozionati e anche un po’ ansiosi.
Diciamo che c’è voluta una buona dose di coraggio! Non è facile andare a dire a un’Azienda che il loro giocattolo simbolo, quello che li ha resi famosi in tutto il mondo, può evolversi in qualcosa di assolutamente nuovo.
La nostra “idea” però spingeva per essere realizzata con tutte le proprie forze e noi le abbiamo dato ascolto.
L’idea era questa: utilizzare i chiodini in 6 colori per creare dei capolavori artistici, sfruttando i principi del divisionismo.
I 6 colori scelti – rosso, giallo, blu, verde, bianco e nero – se miscelati in una determinata maniera sono capaci di ricreare qualsiasi tipo di colore e di sfumatura, persino il color oro. I chiodini sono perfetti per questa tecnica! Una volta posizionati in maniera corretta sulla plancia, basta allontanarsi per poter cogliere sfumature inaspettate.
Ciò che da vicino è un insieme di 6 colori separati e distinti da lontano si trasforma nel color carne, nel lilla, nel rosa, nel bronzo, nell’oro, qualsiasi colore.
Incredibile!
Sembra una magia, con i sei colori si può creare perfino un’immagine in bianco e nero.
Diversamente dai pittori divisionisti noi ci siamo serviti di alcuni software.
Una volta messo a punto il processo di elaborazione per creare le scomposizioni in chiodini, abbiamo chiesto ai nostri programmatori di progettare un software proprietario che, una volta realizzato il prodotto, abbiamo reso accessibile online, per consentire a tutti di creare la propria opera con i chiodini.
Riproduzione di una foto di Bruno Munari in bianco e nero con i chiodini Pixel Art in 6 colori. Opera esposta alla Triennale di Milano.
Primo prototipo presentato alla Quercetti nel 2013.
Nasceva così la Pixel Art, il nostro progetto da presentare alla Quercetti.
Con i chiodini era possibile realizzare veri e propri quadri dall’effetto fotografico o pittorico.
Era arrivato il momento di metterci all’opera. Andammo in Quercetti e chiedemmo una valanga di chiodini del diametro di 5 mm. Operazione TOP SECRET. Iniziammo a comporre la nostra prima opera: il ritratto di una bambina indiana!
L’effetto dal vero ci stupì più quello che avremmo immaginato: un capolavoro!
Era giunta l’ora di presentare il nostro progetto al cliente. L’adrenalina a mille.
Frank si recò in Quercetti con il quadro coperto da un drappo rosso. Tutto il team aziendale convocato.
Poche parole di introduzione e poi via! Stupore negli occhi di tutti gli spettatori: era una foto? Un quadro? Erano chiodini? Possibile?
“Chapeau” il primo commento.
Da lì si è subito passati alla fase di progettazione del nuovo prodotto Pixel Art Quercetti. Una lunga fase di perfezionamento. Nel frattempo l’entusiasmo ci portò a riprodurre veri capolavori, come La ragazza Afgana di McCurry o la riproduzione di una famosa foto di Frida Kahlo con cui Quercetti partecipò a due edizioni di Paratissima e tanti altri capolavori in grandi formati per un effetto visivo sbalorditivo.
Grazie alla realizzazione del sito pixelartselfie.com tutti possono caricare la propria foto preferita e trasformarla in un’opera pixelata. Oppure tantissimi sono gli esempi che si possono scaricare (qui) gratuitamente per avere un capolavoro a casa.
Riproduzione con i chiodini Pixel Art di una foto di Frida Kahlo. Opera realizzata ed esposta a Paratissima, Torino.
Pixel Art è l’evoluzione del puzzle, unisce creatività e divertimento in un gioco adatto a tutti, dagli 8 anni in su. Inserire i chiodini nelle plance è un’operazione meditativa e rilassante e tanti sono i benefici che si possono trarre da questa azione che aiuta anche gli anziani o le persone con disabilità.
Insomma, si tratta di un vero successo che ha mantenuto vivo il nostro entusiasmo per un po’ di anni, ma soprattutto che ha dato un’occasione di rinnovamento ad un nostro cliente che ha avuto la lungimiranza di comprenderne il potenziale.
Tutto ciò non sarebbe mai accaduto se Arcastudio non fosse stata una squadra affiatata che può contare su competenze e conoscenze diverse.
L’arte prima di tutto è stata la miccia che ha generato l’idea.
Ci ha fatto piacere, scoprire solo dopo parecchio tempo, che i colori scelti per la Pixel Art sono quelli che il genio di Leonardo da Vinci considerava i 6 colori primari psicologici. Una coincidenza? Chissà…
Sono queste le occasioni che rinnovano l’entusiasmo per il nostro lavoro.
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